Camaiore provincia di Lucca - ToscanaWeb

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COMUNE DI CAMAIORE PROVINCIA DI LUCCA

Camaiore, situato a sud-ovest delle Alpi Apuane, nel  territorio si trovano vari ambienti caratteristici,  dalla spiaggia di Lido di Camaiore alle vette delle Alpi Apuane, attraversando colline più o meno elevate.
Dal punto di vista idrografico, il paese è ricchissimo di acqua presente soprattutto in grandi falde sotterranee dalle quali viene continuamente estratta sia per uso privato, sia per soddisfare le esigenze dei comuni vicini.
Lungo tutto il territorio sono presenti piccoli bacini o laghi di dimensione modesta alimentati dalle varie sorgenti. Tutta la costa di Lido di Camaiore è bagnata dal mar Ligure, che dalla costa della Liguria si estende fino al promontorio di Piombino.

Popolazione 31.521 abitanti (Al 01/01/2021)
Superficie 85,43 km²
Densità 368,98 ab./km²
Codice Istat 046005
Codice catastale B455
Prefisso 0584
CAP 55041


Numeri utili
Centralino 0584 9861
Urp 800 015689
Fax Protocollo 0584 986264
Polizia Municipale 0584 986700


Nome abitanti
Camaioresi

Santo Patrono
SS. Nome di Gesù - 1 giugno

Zona sismica
3

Zona climatica
D

Altitudine
34 m. s.l.m. - minima: 0 - massima: 1.213
Misura espressa in metri sopra il livello del mare del punto in cui è situata la Casa Comunale. Le quote minima e massima del territorio comunale sono state elaborate dall'Istat sul modello digitale del terreno (DEM).

Il mio paese.
È casa, radici, colori, respiri, sangue, orizzonte che mi appartiene. E una strada che porta sempre dove bisogna essere, in quel punto esatto della felicità.

(Fabrizio Caramagna)
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Jacques Heurgon
È in verità impressionante il constatare che, per due volte nel VII secolo a.C. e nel XV d.C., pressoché la stessa regione dell’Italia centrale, l’Etruria antica e la Toscana moderna, sia stata il focolaio determinante della civiltà Italiana.
Fernand Braudel
Colline di Toscana, coi loro celebri poderi, le ville, i paesi che sono quasi città, nella più commovente campagna che esista.
Fabrizio Caramagna
La campagna toscana. Puro incanto, colori nitidi e contorni netti. E da qualche parte un borgo sulle colline che ti fa brillare gli occhi.
Guido Piovene
La Toscana è tra le regioni del mondo più famose per la loro bellezza. E’ un luogo comune parlare della dolcezza e della grazia dei suoi paesaggio. Le valli intorno a Firenze, nel Pistoiese, in Lucchesia e altrove, con i loro giochi d’olivi chiari e di cipressi scuri, hanno una veste incantevole che sa di pittura e di prospettiva artistica.
Albert Camus
Ma alla fine dei miei giorni vorrei rifare a piedi, sacco in spalla, la strada da Monte San Savino a Siena, costeggiare quella campagna d’olive e d’uve di cui risento l’odore, vedere allora sorgere Siena nel tramonto con i suoi minareti, come una Costantinopoli di perfezione.
Bino Samminiatelli sul Chianti
Fra orti, giardini e ulivi regolati dall’arte amabile del potare, si snodano sui colli vie così in pace che sembrano dimenticate, dove si procede fra meravigliose scoperte di cose sempre uguali e sempre impreviste.
Guido Piovene
Pure, ad osservarla bene, la dolcezza non è la più intima caratteristica della terra toscana, come invece del”Umbria. Anche nelle parti più amene, quali le valli del Mugello ed il Chianti, sotto l’involucro grazioso si scopre una precisione, una purezza di contorni, uno scarno rigore di disegno: mentre l’occhio si incanta sulla dolcezza delle prime apparenze, scivola dentro l’anima una lezione più severa. La bellezza Toscana è una bellezza di rigore, di perfezione, talvolta di ascetismo, sotto l’aspetto della grazia.
Henri Desplanques
La campagna toscana è stata costruita come un’opera d’arte da un popolo raffinato, quello stesso che ordinava nel ‘400 ai suoi pittori dipinti ed affreschi: è questa la caratteristica, il tratto principale calato nel corso dei secoli nel disegno dei campi, nell’architettura delle case toscane. È incredibile come questa gente si sia costruita i suoi paesaggi rurali come se non avesse altra preoccupazione che la bellezza.
Curzio Malaparte
Il solo, fra tutti i popoli, italiani e stranieri, che non abbia paura dell’inferno, il solo che abbia con l’inferno continui e familiari rapporti, sono i toscani. I quali da tempo immemorabile hanno da sempre viaggiato in quel paese, e tuttora lo percorrono, come se viaggiassero in casa propria. Vanno e vengono dall’inferno quando piace a loro, e nel più semplice modo.
Oriana Fallaci
Amo appassionatamente la Toscana. Mi inorgoglisce troppo quello che ha dato al mondo nel campo dell’arte, della scienza, della letteratura, della politica insomma della cultura. E a ogni pretesto parlo e scrivo della Toscana […]. Però si tratta di un amore poco ricambiato. […] La Toscana non è né è mai stata una mamma tenera e affettuosa. Quando ha un figlio o una figlia che la ama e la onora anziché amarlo e onorarlo a sua volta mostrando un po’ di gratitudine lei lo bistratta, lo perseguita, lo respinge.
Ilaria Giannini
Dolci colline dal profilo inconfondibile, città d’arte in cui si respira la storia, borghi dove il tempo sembra essersi fermato: la Toscana è una terra che sin dall’antichità ha sedotto i visitatori e stregato i suoi stessi abitanti, tanto che sono molti gli artisti che hanno cantato le sue bellezze.
Gabriele D’Annunzio
O Toscana, o Toscana, dolce tu sei ne’ tuoi orti che lo spino ti chiude e il disprezzo ti guarda;
dolce sei nelle tue colline che il ruscello ti riga e l’ulivo t’inghirlanda.
E una dura virtude certo nelle tue torri commise e murò per la guerra civile le pietre forti;
e carca di grandi morti tu sei ne’ tuoi sculti sepolcri, o Fiorenza, o Fiorenza, giglio di potenza, virgulto primaverile;
Curzio Malaparte
Maggior fortuna sarebbe, se in Italia ci fossero più toscani e meno italiani.
Oriana Fallaci
“La verde Maremma!
Un deserto di bellezza colmo di sole – anche se un velo
Sopra si distende di malinconica tristezza;
Orma d’uomo non calpesta il regno della solitudine
Il deserto in fiore risplende invano”.
Raffaello Lambruschini
La Toscana per le sue antiche glorie, pel suo primato nella lingua e nella civiltà, pei suoi costumi e il suo spirito di Comuni, può dare all'Italia un gran lustro e un savio indirizzo in ogni cosa, quando sia confederata, ma signora di sé: cesserebbe di essere quel che ella è stata e quel che è, cesserebbe di giovare all'Italia, dove fosse incorporata ad altro Stato.
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