70 - Io calcio... Il gioco più bello del mondo!

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CALCIATORI DECENNIO 1970


George Best (Belfast, 22 maggio 1946 – Londra, 25 novembre 2005) è stato un calciatore nordirlandese, di ruolo attaccante. Ritenuto il miglior calciatore nordirlandese della storia e uno dei  migliori calciatori di tutti i tempi, occupa la 16ª posizione nella  classifica dei migliori calciatori del XX secolo IFFHS e l’8ª  posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX  secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito  nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori della storia,  stilata in occasione del centenario della FIFA.
Soprannominato quinto Beatle per via della sua capigliatura a  caschetto molto simile a quella dei membri della band di Liverpool,  vinse la Coppa dei Campioni nel 1968, anno in cui conquistò anche il Pallone d’oro.
Kazimierz Deyna (Starogard Gdański, 23 ottobre 1947 – San Diego, 1º  settembre 1989[1]) è stato un calciatore polacco, di ruolo  centrocampista. Soprannominato Generał negli anni in forza al Legia  Varsavia[senza fonte], è considerato il più grande calciatore polacco di  tutti i tempi e, da molti, assieme al connazionale Zbigniew Boniek, uno  dei migliori in assoluto.
   
Prolifico centrocampista offensivo, è quinto come numero di presenze  (97) con la maglia della Nazionale polacca, per la quale ha anche  segnato 41 gol vincendo un oro e un argento olimpico, oltre a un terzo  posto al campionato del mondo 1974.
Mario Alberto Kempes Chiodi (Bell Ville, 15 luglio 1954) Allenatore  di calcio ed ex calciatore argentino, di ruolo attaccante o  centrocampista. È stato campione del mondo con la Nazionale argentina ai  Mondiali di calcio del 1978.
   
Nel 1978 è stato nominato calciatore sudamericano dell’anno dalla  rivista venezuelana El Mundo ed è giudicato il 23° miglior calciatore  sudamericano (e sesto argentino) del XX secolo da IFFHS oltre ad essere  considerato da molti tra i più grandi calciatori della storia del  calcio.
Kevin Keegan Ala destra in possesso di un’incredibile tecnica individuale e rapidità nei movimenti, dal fisico leggero,  piccolo di statura ma estremamente veloce, all’elegante portamento che  esibiva nelle uscite palla al piede sulla fascia di competenza facevano  seguìto brusche accelerazioni e cambi di direzione improvvisi,  difficilmente leggibili dagli avversari. Figura simbolo del calcio inglese,era un giocatore di classe,  fantasioso, provvisto di creatività ed inventiva. Grande tiratore dalla  distanza, si distingueva in campo per carisma, attitudine alla  leadership, correttezza agonistica e spirito da trascinatore; era  bravissimo nell’interpretare i varchi concessigli dalle difese avversarie.
Cresciuto nello Scunthorpe United, nel 1971 passò al Liverpool,  squadra alla quale è legata la sua fama di campione internazionale: con i  Reds Keegan vinse tre campionati inglesi (1973, 1976 e 1977), una coppa  d’Inghilterra (FA Cup 1973-1974), due Charity Shield (1974 e 1976), una  Coppa dei Campioni (1977) e due Coppe Uefa (1973 e 1976). Trasferitosi all’Amburgo, vinse la Bundesliga nel 1979 e l’anno dopo  raggiunse di nuovo la finale di Coppa dei Campioni contro il Nottingham  Forest, conclusasi 1-0 in favore della compagine inglese. Nel 1978 e  1979 si aggiudicò inoltre la classifica del Pallone d’oro. Rientrato in Inghilterra fu ingaggiato dal Southampton, con la cui maglia fu capocannoniere nel 1981-82  con 26 gol, e nel Newcastle, con cui disputò 70 partite e segnò 26 gol.  Ha collezionato 63 presenze e 21 gol con la Nazionale inglese, della  quale è stato per 31 volte capitano. Nel 1984 traslocò in Spagna, dove  annunciò il suo ritiro dal calcio giocato.
Josef Dieter Maier – noto come Sepp Maier – (Metten, 28 febbraio  1944) è un allenatore di calcio ed ex calciatore tedesco, di ruolo  portiere.
   
Ha giocato per la sua intera carriera professionistica con la maglia  del Bayern Monaco, vincendo un gran numero di trofei. Ha disputato 473  partite in Bundesliga, di cui 422 consecutive, record tuttora imbattuto.
   
Ha difeso in 95 incontri la porta della Nazionale.
Alessandro Mazzola detto Sandro (Torino, 8 novembre 1942) è un  dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista e  attaccante, campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970  con la nazionale italiana. Considerato uno dei migliori calciatori  italiani di sempre, figlio di Valentino, ha legato il proprio nome a  quello dell’Inter, con la quale ha giocato dal 1960 al 1977  collezionando in totale 565 presenze e 158 reti.  Con la maglia  nerazzurra ha vinto quattro campionati nazionali, ma soprattutto due  Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Dell’Inter è stato  anche capitano per sette stagioni (dal 1970 al 1977) succedendo a Mario  Corso.
Terminata la carriera agonistica, ha ricoperto diversi ruoli  dirigenziali all’interno del club nerazzurro, l’ultimo dei quali lo ha  visto occupare l’incarico di direttore sportivo dal 1995 al 1999.
Nazionale dal 1963 al 1974, ha disputato il vittorioso campionato  d’Europa 1968, unico successo dell’Italia nella competizione, e  partecipato a tre edizioni del campionato del mondo (Inghilterra 1966,  Messico 1970 e Germania Ovest 1974). Celebre fu la rivalità in maglia  azzurra con Gianni Rivera, giocatore simbolo del Milan e suo antagonista principale per un posto da titolare, sebbene tra i due intercorresse un  rapporto di stima reciproca.
A livello individuale, si è laureato miglior marcatore della massima  competizione europea per club nel 1964 e miglior marcatore del  campionato italiano nel 1965, giungendo secondo alle spalle di Johan  Cruijff nella classifica del Pallone d’oro (1971). Nel 2014 è stato  inserito nella Hall of fame del calcio italiano in virtù del contributo  offerto allo stesso come calciatore.
Gerd Müller è indiscutibilmente uno dei giocatori più grandi della   storia del calcio mondiale.  Gerd era un cannoniere implacabile e un   fuoriclasse assoluto, la sobrietà e  l’umiltà  non ha mai fatto pesare  il proprio status di  campione assoluto.  
   
Considerato il più grande centravanti tedesco della storia,è stato  campione del mondo con la Germania Ovest nel 1974 e campione d’Europa  nel 1972 segnando i gol decisivi in entrambe le finali.
Con il  Bayern Monaco, squadra del quale è il miglior realizzatore di tutti i  tempi, vinse 4 campionati tedeschi, 4 coppe nazionali, 1 Coppa delle  Coppe, 3 Coppe dei Campioni ed una Coppa Intercontinentale.
   
Vincitore di un Pallone d’oro (1970) e di due Scarpe d’oro (1970 e 1972), è uno dei cannonieri più prolifici della storia del calcio, avendo messo a segno 730 reti in gare ufficiali, di cui 68 con la squadra nazionale della Germania (62 presenze) e 365 nella Bundesliga.
Luigi Riva, detto Gigi (Leggiuno, 7 novembre 1944), campione d’Europa  nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la nazionale italiana, di  cui detiene il record di marcature con 35 gol. Considerato uno dei più  forti giocatori italiani di ogni epoca.
Nella stagione 1969-70 ha contribuito alla vittoria dell’unico scudetto della storia del Cagliari,
laureandosi  – per la terza volta in carriera – capocannoniere del campionato. Dopo  essere stato brevemente presidente del Cagliari nella stagione 1986-87,  ha ricoperto il ruolo di team manager della nazionale italiana dal 1990  al 2013.
Roberto Rivellino (San Paolo del Brasile, 1º gennaio 1946) è un ex  calciatore brasiliano, il cui ruolo naturale era quello di ala sinistra;  campione del mondo con la Nazionale brasiliana ai Mondiali di calcio  del 1970.
   
Nel marzo del 2004 fu inserito da Pelé nella lista del FIFA 100, la  speciale classifica dei più grandi calciatori viventi. Insieme a Teófilo  Cubillas, Elías Figueroa e Mario Kempes, è considerato uno
dei giocatori sudamericani più forti degli anni settanta e di tutti i tempi.
Trequartista  dotato di grande tecnica, eccelleva nel dribbling, spesso effettuato  col gesto tecnico dell’elastico, di cui è considerato l’inventore.Famoso  per i suoi potenti tiri di sinistro e le punizioni dalla distanza.
Dino Zoff (Mariano del Friuli, 28 febbraio 1942) portiere. È stato  campione d’Europa nel 1968 e campione del mondo nel 1982 con la  nazionale italiana, che ha anche allenato dal 1998 al 2000.
   
Considerato uno dei più grandi portieri nella storia del calcio,ha  militato per undici anni nella Juventus dal anni 1970 e 1980, non ha mai  saltato una partita di campionato; con i bianconeri ha collezionato 479  presenze), vincendo sei campionati, due Coppe Italia e una Coppa UEFA, e  ha disputato due finali di Coppa dei Campioni  e una di Coppa  Intercontinentale. Ritiratosi dall’attività agonistica, ha intrapreso la  carriera di allenatore, divenendo nel 1990, alla guida della Juventus,  il primo tecnico capace di conquistare la Coppa UEFA dopo averla vinta  da calciatore.
   
Con la nazionale italiana ha preso parte a due campionati d’Europa (Italia 1968 e Italia 1980) e a quattro  campionati del mondo (Messico 1970, Germania Ovest 1974, Argentina 1978  e Spagna 1982),  ha ottenuto, come commissario tecnico degli azzurri,  il secondo posto al campionato d’Europa 2000. La vittoria del Mondiale  1982 all’età di quarant’anni — lo ha reso il vincitore più anziano nella  storia della competizione, nonché l’unico giocatore italiano ad aver  ottenuto il titolo sia di campione d’Europa che del mondo, a livello di  nazionale. Sempre in azzurro detiene il record mondiale d’imbattibilità  per squadre nazionali, non avendo subito reti per 1142 minuti consecutivi. In Serie A ha disputato 570 partite, in nazionale 112.
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