Insediamento dei Monaci Benedettini:
il periodo di Adelaide
L'insediamento dei Benedettini nel monastero preesistente potrebbe risalire alla fine del X secolo.
I monaci favoriscono la ripresa dell'agricoltura nella zona in quel difficile momento storico: dissodano i terreni, coltivano le ripide fasce ai lati della baia, piantano alberi di castagno e di ulivo.
Nei pressi della sorgente Caselle, ad un'altitudine di oltre 300 m., si incontrano ancor oggi piante di olivastri, superstiti di antichi uliveti, segno questo che i monaci si erano spinti fin qui.

Alla fine del X secolo a causa del terrore per l'approssimarsi della fine del primo millennio ed anche sotto l'effetto della paura scatenata dalle incursioni saracene, molte persone donano alle comunità religiose ed anche a S. Fruttuoso i propri beni nella speranza di aver assicurata la vita eterna.
Il primo documento in cui si parla di una donazione con data certa risale al 984: il vescovo di Genova, Giovanni concede vasti territori all'
abate Leone (forse un benedettino).
Le donazioni più consistenti vengono però fatte dall'imperatrice
Adelaide di Borgogna.
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