Mario Angelo Melazzi
Fin da bambino ho sempre amato correre, per i campi, sulle strade poco trafficate nel periodo della mia infanzia, mi piaceva correre sulle scale ero sempre pronto a sperimentare la mia resistenza fisica e per questo ho partecipato a varie maratone: Venezia, Firenze e la mitica 100 Km Firenze - Faenza.
Il desiderio di provare sempre di più mi ha portato frequentare i corsi di formazione da paracadutista sportivo presso le scuole di Mestre (VE) e di Firenze, successivamente ho realizzato molti lanci dagli 800 ai 4000 metri.
Mi sono appassionato anche di speleologia partecipando al corso n. 34 organizzato dal gruppo speleologia fiorentino, ed ho partecipato a varie manifestazioni per tale attività sportiva.
La mia storia
Sono nato a Recife, la capitale più antica del Brasile e capitale dello Stato del Pernambuco, il nome deriva dalla parola portoghese arrecife, che vuol dire scogliera, con riferimento alla barriera corallina che difende parte del litorale. Situata sulla costa dell'oceano Atlantico, ha un'area di 218 chilometri quadrati.
Recife è una grande destinazione turistica, commerciale e industriale. Essa è considerata la Venezia brasiliana per i molti fiumi e ponti, così come per i suoi monumenti storici.
Trasferitomi, nei primi anni 70 in Italia, precisamente in Basilicata, successivamente a Venezia e per finire negli anni 90 in Toscana.
In questa pagina web, vorrei raccontare la mia esperienza, dalla preparazione alla conclusione della maratona: Firenze - Faenza.
Quali sono le differernze tra una una maratona e la Firenze - Faenza?
La preparazione è diversa. Una maratona può essere preparata e schematizzata. Per la 100 Km non bastano gli schemi, questa gara richiede una predisposizione mentale diversa. Nella maratona il momento di maggior difficoltà si ha quasi sempre intorno al 30 - 35 Km, nella mia 100 Km il momento più difficile è stato alla partenza.Lo sforzo non può essere gestito con una logica solo sportiva, ma occorre utilizzare tutte le risorse, quelle fisiche e quelle mentali. Insomma i 100 Km si corrono con le gambe e con la mente.
Come ho impostato la preparazione?
La garaCon i consigli e gli schemi che ha preparato per me il tecnico Fulvio Massini. Ho percorso 650 Km al mese. Ho iniziato la preparazione a novembre e da gennaio ho corso 6 volte alla settimana. Ho scelto percorsi misti, strada-sferrato. Il Parco delle Cascine ha queste caratteristiche.
Di solito si parte in circa 3.000, ma un tezo solo conclude la gara, tali cifre danno un'idea della difficoltà della gara.Partenza da Piazza della Signoria, la mitica piazza fiorentina, dopo aver attraversato il centro storico, inizia la salita che porta a Fiesole. Lungo la strada Faentina il percorso è in salita, poi fino a Borgo San Lorenzo si alternano le discese e le pianure. A metà gara il passo appenninico (1.000 metri di dislivello) che fa da filtro, qui in molti cedono e si ritirano.Nei vari paesi che si attraversano si trovano posti di ristoro e assistenza medica. Dopo 70 Km (Circa 7 ore di corsa) le forze fisiche non bastano più bisogna unirle alla volontà e alla determinazione.Dopo circa altre tre ore si raggiunge il cartello "Faenza" ed io ho percorso gli ultimi due Km in progressione e quando ho tagliato il traguardo mi è venuto fuori un urlo liberatorio.