PROVINCIA DI MASSA CARRARA
La provincia di Massa e Carrara venne istituita nel 1859, con decreto di Carlo Farini, fu suddivisa amministrativamente in due circondari: Massa (domini estensi storici del ducato di Modena) e Pontremoli (antichi territori del Granducato di Toscana fino a dieci anni prima). Con la creazione di un unico compartimento emiliano, dal 1871 la provincia di Massa fu inserita nel compartimento territoriale della Toscana, dopo che gli fu unito il circondario di Castelnuovo di Garfagnana nel 1861.
Nel 1923 furono staccati dalla provincia i comuni di Calice al Cornoviglio e Rocchetta di Vara, (facenti parte del circondario di Massa) che entrarono a far parte della nuova provincia della Spezia e tutti i 17 comuni del circondario di Castelnuovo di Garfagnana, che furono assegnati alla provincia di Lucca. Di conseguenza, la superficie della Provincia calò da 1 717,67 km² all'attuale 1 154,68 km². La provincia di Massa-Carrara restò in attesa di una compensazione e riorganizzazione territoriale.
La riorganizzazione territoriale della provincia, iniziatasi negli anni venti, alla fine degli anni trenta sembrava doversi inevitabilmente concludere con una diversa ristrutturazione amministrativa, così da risultare più funzionale a tutta l'area apuo versiliese sia per: interessi economici (attività manifatturiere e turistiche), servizi sociali (colonie marine), infrastrutture (strade litoranee). Tale radicale trasformazione amministrativa si stava configurando nel 1938/39 con la creazione di una grande Zona industriale per l'appena costituito grande comune unico di Apuania (ex ambiti amministrativi dei comuni di Carrara, Massa e Montignoso) e per i limitrofi comuni versiliesi ma tale processo fu bruscamente interrotto dallo scoppio della seconda guerra mondiale.
Sede Provincia di Massa Carrara
Palazzo Ducale - Piazza Aranci, 1
54100 Massa
I comuni della provincia sono 17
Popolazione191.685 abitanti (01/01/2021 - ISTAT)
Telefono 0585 816111~ Urp 800 498498 ~ Fax0585 44607
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“Ho l’impressione che la mia nascita sia alquanto posteriore alla mia residenza qui.
Risiedevo già qui e poi vi sono nato”. Non può essere diversamente. Questa arcana magia vale anche per me. Se mi riempio il palmo della mano di questa terra, entrando nel vigneto mentre il contadino zappa, la sento palpitare calda come avesse sangue e anima.”
(Leonardo Sciascia)