I Durazzo | |
Č probabile che per pagarsi limbarco abbiano lavorato come servi, una volta giunti a destinazione. Sia come sia, la protesta che Giorgio Durazzo presenta nel 1389 al governo genovese lamentando di essere stato fatto schiavo a tradimento, a Messina, dal genovese Manuele de Valente, e dessere stato quindi venduto, viene presa per buona. Giorgio si stabilisce da libero in cittā, dove alla metā del 400 un Antonio Durazzo, probabilmente suo nipote, dā inizio in pietra minuta, come setaiolo e merciaio, alla fortuna della famiglia. Sono molti gli albanesi che sinseriscono nellaperta societā genovese diventando mercanti e da buoni genovesi corrono lEuropa non senza partecipare alla vita pubblica in casa. |