I Durazzo
Sono venuti per mare dall’Albania nel 1387: marito, moglie e tre figli. E sono forse originari proprio di Durazzo, o forse quello č stato solo il porto d’imbarco. "Di Durazzo" o semplicemente Durazzo sarā comunque il loro cognome. Come altri albanesi, hanno cercato riparo dalle scorrerie dei turchi ottomani che attaccavano i principati balcanici albanesi.
Č probabile che per pagarsi l’imbarco abbiano lavorato come servi, una volta giunti a destinazione. Sia come sia, la protesta che Giorgio Durazzo presenta nel 1389 al governo genovese lamentando di essere stato fatto schiavo a tradimento, a Messina, dal genovese Manuele de Valente, e d’essere stato quindi venduto, viene presa per buona.
Giorgio si stabilisce da libero in cittā, dove alla metā del ‘400 un Antonio Durazzo, probabilmente suo nipote, dā inizio in pietra minuta, come setaiolo e merciaio, alla fortuna della famiglia.
Sono molti gli albanesi che s’inseriscono nell’aperta societā genovese diventando mercanti e da buoni genovesi corrono l’Europa non senza partecipare alla vita pubblica in casa.

 

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