Andrea Doria | |
Nel 1483 Andrea, rimasto orfano di padre e di madre, si trasferì a Genova, ma con poche prospettive di entrare nel gioco delle grandi famiglie. Si recò perciò a Roma, dove prestò servizio come guardia del Pontefice Innocenzo VIII. Divenne poi capitano di ventura, al servizio prima dei Montefeltro, poi del Regno di Napoli. Nel 1503, ormai prossimo alla quarantina, fu chiamato dal Banco di San Giorgio di Genova per reprimere la ribellione della Corsica alla dominazione genovese. Nel giro di tre anni portò a termine il suo incarico e rientrò a Genova, ma pensò di non esporsi in prima persona e cominciò a tessere la trama della sua vicenda politica che tanto avrebbe segnato la vita della città. Nel 1512 contribuì alla cacciata dei Francesi da Genova e la Repubblica, in riconoscimento per i servizi resi, lo nominò comandante della flotta, anche se non aveva esperienza di mare. Rafforzò la flotta genovese e si dedicò a reprimere la pirateria mussulmana, che da tempo infestava i mari. |