Gli ospizi legati alla chiesa di Ruta [segue]
Gli ospizi erano distribuiti fittamente lungo la via Romana, indispensabili per i pellegrini che transitavano sia per dirigersi ai luoghi santi, sia per motivi commerciali; il percorso di una giornata doveva essere superiore ai 25 km e variava a seconda delle difficoltà dal terreno. Il pellegrino vi trovava un letto ed un piatto di minestra. Appena si era rinfrancato riprendeva il viaggio.
Un esempio di ospizio è l'antico "Hospitalis de Rua", sorto sul valico di Ruta nel 1191 lungo il tracciato della via principale che univa Rapallo con Recco. L'ospizio si sarebbe trovato a 200 mt. dalla chiesa di
San Michele verso levante sulla strada di Bana riparato dai venti e fornito di una fonte perenne.
Dal 1961 esiste una lapide che identifica il luogo. L'ospedale è citato più volte nei lasciti di persone che si erano arricchite con il commercio e con le crociate.
L'ospedale di S. Bartolomeo probabilmente si trovava nel quartiere di Sarzano di fronte alla Cappella di S. Anna nel territorio di Camogli. Gli studiosi sono in disaccordo sull'identificazione esatta del luogo.
Il lebbrosario
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Alla confluenza fra il torrente Boate e il suo affluente rio di Bana, esiste l'antico lebbrosario di S. Lazzaro lungo la via romana.
Il lebbrosario del XV secolo è visibile in un edificio rustico rimaneggiato rispetto all'originale.
Esiste un affresco, protetto da una piccola tettoia, rappresentante: San Giacomo, San Lazzaro, la Madonna con il bambino e una figura incompleta che rappresenta forse San Biagio per il fatto che ha la mitra, il piviale ed uno strumento di tortura a forma di tau.
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