Gli ospizi: caratteristiche e funzioni | ||
Nel Medioevo la
"malattia" era considerata una condizione
naturale dell'uomo: peccando infatti Adamo aveva
perduto l'integrità fisica oltre all'immortalità. Da
allora ogni essere umano è "infirmus", cioè
fragile, malato. C'è nella malattia un doppio
significato: da un lato è la punizione mandata da Dio
per i peccati, ma è anche un modo per conquistarsi la
salvezza dell'anima attraverso la sofferenza fisica. Il farmaco, il rimedio che guarisce è rappresentato dalle reliquie, dalle preghiere, dalle processioni e dai pellegrinaggi. L'assistenza ai malati ricade spesso sui religiosi: negli itinerari dei pellegrinaggi e nei pressi dei monasteri nascono così degli ospizi gestiti da monaci. |
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Gli ospizi legati alla chiesa di Ruta | ||
La
tradizione degli ospizi, di carattere campagnolo e
religioso, risale a San
Colombano. In Liguria nacquero i primi ospedali nelle campagne; vennero annessi a conventi e governati da monaci o dal plebanus della pieve. Dopo il Mille gli ospedali passarono sotto il controllo di ordini religiosi o di laici. Questi ospizi ospedali avevano di solito due piccoli reparti; uno per gli uomini, l'altro per le donne; l'assistenza veniva prestata da conversi volontari. Queste piccole fondazioni si governavano con i beni che i benefattori lasciavano per testamento. |