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Castello Malaspina di Massa
Il Castello di Massa domina dall’alto di un colle roccioso l’estesa area pianeggiante sottostante, con un’ampia visibilità su tutta la costa. Furono con ogni probabilità queste caratteristiche a determinare l’occupazione della collina dove, presumibilmente in età altomedievale, venne realizzato un impianto fortificato. La documentazione scritta menziona il toponimo Massa nell’882; secondo gli storici la località doveva essere situata sul colle del castello.
Il castello, sede dei marchesi di Massa, ebbe particolari relazioni con la costa ed il mare. Questi marchesi, combattendo i pirati, si resero feudatari anche della Corsica, assumendone il predicato: marchesi di Massa-Corsica. La prima documentazione scritta relativa al castello risale al 1164, quando l’imperatore Federico Barbarossa assegna parte del castello ad Obizzo Malaspina. Alcuni cronisti ricordano che Massa, circa un secolo più tardi, nel 1268, subì l’occupazione delle truppe di Corradino di Svevia che devastarono il territorio. L’anno successivo il castello venne distrutto per opera dei lucchesi che non tollerarono la disponibilità offerta dai massesi alle truppe dell’imperatore.
Le vicende storiche e architettoniche del castello per i primi secoli del basso medioevo restano nell’oscurità; estromessi i marchesi di Massa, subentrarono interamente i Malaspina che cedettero il castello, nei primi anni del trecento, a Castruccio Castracani degli Antelminelli. Dal secolo XIV alla metà del secolo successivo Massa ed il suo Castello dipesero da Lucca, Pisa, e Firenze, divenendo poi proprietà dei Marchesi Malaspina di Fosdinovo. E’ con questa signoria che il castello assunse il ruolo di residenza e subì le più profonde trasformazioni, in un periodo compreso tra il 1400 ed il 1600. Dopo la metà del secolo XVII la principale funzione del castello divenne quella militare fin quando, tramontati gli stati preunitari, rimase come unica destinazione d’uso quella di carcere, protrattasi fino al 1946. I restauri eseguiti dalla Soprintendenza ai Monumenti di Pisa, negli anni cinquanta, restituirono il castello alla città.

(Fonte Musei Massa Carrara)

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