San Fruttuoso
S. Fruttuoso fu Vescovo in Spagna a Tarragona e venne martirizzato nel 256, sotto Valeriano. Di lui prima del martirio non si sa niente, tranne che era vescovo amorevole ed amato.
Quando fu arrestato, il 16 gennaio con due suoi diaconi, si trovava a letto e, alle guardie del proconsole Emiliano, non chiese che il tempo di allacciarsi i sandali e col volto sereno e sorridente si lasciò condurre in prigione.
Era una domenica: in prigione battezzò alcuni catecumeni, il venerdì fu interrogato da Emiliano, poi condannato e subito bruciato sul rogo. Le fiamme consumarono le corde ma egli rimase con le mani giunte e in ginocchio, poi cadde morto e le fiamme continuarono a consumare il suo corpo.
I fedeli di Tarragona il giorno dopo tornarono nell’anfiteatro per raccogliere una reliquia del loro vescovo.
Così apparve loro S. Fruttuoso, dicendo di lasciare insieme ai suoi resti e di seppellirli in un’unica tomba.

 

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