I pasti dei monaci
I monaci mangiavano soprattutto verdura e pesce, la carne era riservata a pochi, ai malati ed ai pellegrini.
Il cibo quotidiano dei monaci era rappresentato dalle fave, piselli e lenticchie. Come verdure si utilizzavano porri, lattuga, cerfoglio e crescione.
La frutta era molto varia: pere, mele, pesche, noci, nocciole, ciliegie e castagne, ecc.
I cibi venivano cotti in pesanti pentole di ferro; erano poste su grossi ganci metallici dotati di denti.
Il refettorio era un enorme stanzone con un camino per riscaldare l'ambiente, vi erano lunghi tavoli di legno e delle panche su cui sedevano i monaci.
I pasti venivano consumati nel refettorio in perfetto silenzio. Durante tutto il periodo del pasto i monaci dovevano ascoltare la lettura dei testi sacri, fatta da un monaco.
Un quarto d'ora prima di mezzogiorno c'era il segnale del primo pasto.
I monaci si affrettavano verso il refettorio, prendevano posto aspettando l'ordine dell'
abate che presiedeva il pranzo. L'abate pronunciava la benedizione e poi si dava inizio al pasto. I monaci dovevano restare muti, se avevano bisogno di qualche alimento erano obbligati ad usare un complicato linguaggio a gesti.

 

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