I benedettini
I monasteri ebbero un enorme diffusione in quasi tutto il territorio europeo, provocando così la rinascita del Cristianesimo e dell'agricoltura.
Una delle regole più seguite fu quella benedettina che prevede l'autonomia e l'organizzazione: ognuno ha un compito ben assegnato (ora et labora) ed è punito chi, per cattiva volontà, non lo esegue.
Spesso i gruppi fissavano per iscritto forma lo statuto, l'insieme regole, obblighi, diritti necessari per il funzionamento del gruppo.
Il pensiero di San Benedetto
Nella concezione di San Benedetto il mondo costituiva un luogo in cui praticare continuamente l'ascesi, cioè la ricerca continua e sistematica di una perfetta vita cristiana e l'abate era il "padre" che costituiva un modello di riferimento e la suprema autorità della comunità. Coloro che si ritiravano si votavano alla stabilità, cioè a vivere tutta la vita nel luogo e con i confratelli che avevano scelto. Per loro non erano previsti impegni pastorali e di evangelizzazione.
I monaci dovevano provvedere da sé al proprio sostentamento e alle altre necessità materiali, al reclutamento e all'istruzione dei nuovi adepti, alla trascrizione e alla conservazione dei volumi necessari allo studio.
Il monachesimo dopo San Benedetto
Agli inizi dell'anno Mille la Chiesa attraversa un momento di corruzione dei costumi e nasce nelle coscienze religiose un forte desiderio di rinnovamento spirituale che parte proprio dai monasteri.
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