I benefici del pellegrinaggio | ||
Effettuare
un pellegrinaggio verso i luoghi santi comportava un
beneficio per l'anima, che lucrava in tal modo indulgenze
attraverso la penitenza e le sofferenze del viaggio. Le indulgenze erano utili sconti di pena che abbreviavano il tempo di permanenza in Purgatorio e che potevano essere applicate ai vivi ed ai morti. Curioso è il fatto che alcuni personaggi danarosi, non essendo in grado o non volendo effettuare il pellegrinaggio di persona , pagavano altri per effettuarlo al posto loro. |
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L'equipaggiamento da viaggio del pellegrino | ||
Il pellegrino indossava un largo copricapo per ripararsi dal sole e dalla pioggia una borsetta di pelle, senza lacci (scarsella), un abito corto, un lungo bastone (bordone) per difendersi dai cani randagi e dai lupi. Sotto il mantello in cintola portava un rosario a grossi grani e sul petto una conchiglia marina di forma piatta, indispensabile strumento per attingere acqua. Essa rappresenta la generosità del pellegrino, sempre pronto a fare opere di bene. La conchiglia assume anche il valore simbolico della rigenerazione in quanto ricorda il sacramento del Battesimo. |