La storia dell'Abbazia
1340 E’ la prima data certa perché esiste un documento in cui si dice che il terreno, ove sorge adesso la chiesa, viene acquistato dai certosini di S Bartolomeo di Rivarolo; a dire il vero a quell’epoca esisteva già una "domus", una casupola, ma si prevedeva la costruzione di un cenobio.
1361 L’arcivescovo di Genova, Guido Scetten, decide la costruzione del nuovo cenobio,dove poi andrà a morire.
1364 E' la data riportata nella lapide oggi murata nel chiostro; non indica il periodo in cui l’abbazia è stata ultimata, ma l’epoca in cui era già attiva (si calcola che vi fossero circa 20 monaci). In quest’epoca si ampliano i possedimenti terrieri sia nelle zone vicine del levante sia a Genova (zona di S Stefano e di Ravecca).
I documenti della fine del XIV secolo testimoniano la costituzione di un patrimonio terriero
e l’avviarsi di una attività economica legata anche al Banco di S Giorgio.
XIV-
XV
sec.
è questo un periodo di particolare prosperità, testimoniato da:
  • un aumento di potere e di prestigio dell’abbazia.
    Il papa Gregorio XI concede il privilegio di eleggere i priori, indipendentemente dalla Santa Sede ed esonera la Cervara dal pagamento di certe “gabelle”.
    Nel 1420 il monastero può aggregare attorno a sé chiese ed altri monasteri, diventa cioè una nuova Congregazione. La Cervara aggrega così il monastero di S Benigno, di S Giuliano di Albaro, di Salvatore di Pavia, di
    S. Fruttuoso di Capodimonte ed il monastero di San Pier D’Arena (ora S. Maria della Cella).
  • un aumento delle donazioni - case e terreni vengono donati alla Cervara in Genova, Nozarego, Chiavari, Lavagna e Monterosso.
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