EQUISETO

NOME:

NOME SCIENTIFICO: Equisetum

FAMIGLIA:Equisetacee

DOVE VIVE: alcune sue specie sono diffuse nelle regioni tropicali dove assumono proporzioni veramente considerevoli ; altre, invece, hanno dimensioni ridotte e crescono in regioni dal clima temperato dove mostrano una spiccata predizione per i luoghi umidi , pur potendo insediarsi anche in zone incolte e più asciutte.
FIORE:
CARATTERISTICHE:
trobilo: all’estremità del fusto è presente uno strobilo conico cilindrico piuttosto esile (equisetum arvense). Nell’ equiseto maximum invece hanno dimensioni maggiori e sono più vistosi                                                                                               

Sporofilli: lo stabilo è formato da sporofilliGli sporofilli sono profondamente diversi dai trofilli e sono riuniti in verticilli sovrapposti, e appaiono come tanti piccoli scudi formati da un peduncolo a sua volta formato da un’estremità di un’ espansione a forma di disco.Nell’ equiseto palustre si trovano gli sporofilli peltati riuniti in una spiga cilindrica e ottusa. Sporangi:è proprio sulla pagina inferiore di tale disco che si formano gli sporangi, tra loro tutti uguali e recanti un unico tipo di spore. Nelle pteridofite gli sporangi sono addirittura racchiusi nell’interno dei sporocarpi

FOGLIE:i fusti sono provvisti di foglie tra loro concresciute lateralmente formate da una guaina situata intorno hai nodi. Sempre a livello dei nodi sono presenti delle guaine o manicotti, con un margine a 4-12 denti,fermati dalle foglie, inguainanti. Un’ altra caratteristica delle sfenopside riguardanti le foglie che sono tra loro concresciute così da formare una specie di collaretto dentato in corrispondenza dei nodi.,inoltre negli equiseti le foglie fertili sono facilmente riconoscibili per la loro forma a scudo e perché sono riunite in strobili terminale.

FUSTO:i fusti sterili invece che compaiono dopo i fusti fertili sono alti da 2-.12 dm e a livello dei nodi emettono rami disposti in verticilli, a loro volta suddivisi in nodi e internodi (equisetum arvense). Nell’equisetum maximum che è provvisto anch’esso di fusti fertili e fusti sterili che ha però dimensioni minori dai 2 ai 4 dm non solcati e rancanti in corrispondenza dei nodi,delle guaine simile a quelle dei fusti fertili. Dell’equisetum palustre invece esistono fusti di un unico tipo.

RIZOMA: l’equiseto possiede un rizoma suddiviso in nodi e internodi provvisto di formazioni ingrossate e ancorato al terreno tramite un sistema di radici , dal rizoma si origina il fusto.

CURIOSITA’:a che cosa serve ? Poichè tutti questi hanno un’epidermide fortemente sicilizzata , possono essere utilizzati per levigare il legno , l’avorio e il metallo in genere . si usano anche come emostatici come astringenti e come diuretici, per la presenza dell’acido equisetico.

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