L'ACACIA
Acacia (lat. acacia, dal gr. akakìa). Genere di piante arboree o arbustive, diffuse soprattutto nelle regioni a clima tropicale o subtropicale, coltivate a scopo ornamentale e importanti anche per la produzione di tannini, coloranti, gomme. (Famiglia delle mimosacee, trecentocinquanta specie circa.) Viene volgarmente denominata falsa acacia la Robinia pseudacacìa, papilionacea dai bellissimi grappoli di fiori bianchi.
L’Acacia è un albero spinoso. E’ un genere di piante Dicotiledoni ascritto alla famiglia delle Mimosacee in cui si ascrivono da 350 a 450 specie, per la massima parte (280) dell’Australia e della Polinesia, mentre le rimanenti provengono dall’America, dall’Asia e dall’Africa (sono assenti allo stato spontaneo, dall’Europa). Crescono nei climi tropicali e subtropicali, pur adattandosi, allo stato colturale, anche ai climi temperati. In Italia prosperano bene, soprattutto nelle zone rivierasche, marine e lacustri. Le acace hanno aspetto arhoreo od arbustivo e possono essere provviste di spine (Acace Armate) oppure esserne prive (Acace inermi). Hanno foglie alterne, composte e bipinnate, fiori giallo-aranciati, giallo-limone o bianchi, in spighe cilindriche od in capolini globosi, solitari od appaiati, oppure in ombrelle od in racemi ascellari; i petali sono piccoli e gli stami, numerosi, liberi, lunghi, sempre in numero maggiore di dieci. Il frutto un legume bivale, coriaceo, secco a maturità, con numerosi semi, ovato-allungati. Le Acace hanno un rapido sviluppo, ma vita breve; ciò limita alquanto il loro impiego in alcuni settori della floricoltura (ad esempio, nell’impianto di viali alberati); tuttavia vengono utilizzate largamente delle coltivazioni sia all’aperto, sia in serra, per la bellezza stessa della chioma e per la ricca fioritura sia nell’industria del fiore reciso. Le specie maggiormente coltivate sono: Acacia Retinoides, Acacia Decurrens, Acacia Bailejana, Acacia Pubescens, Acacia Riceana, Acacia Longifoglia, Acacia Armata, Acacia Drummondi, dalle quali si sono ottenuti numerosi ibridi. Largo interesse hanno anche le Acaciajn vari settori industriali: di alcune, come Acacia Farnesiana (la prima specie introdotta in Europa nel 1611); vengono usati in profumeria i fiori da cui si ottiene l’essenza detta di gaggia; altre hanno corteccie ricche di tannino ed interessano sia l’industria tintoria sia quella della concia delle pelli . Altre specie servono alla produzione della gomma arabica ottenuta dalla degenerazione mucillaginosa delle membrane corticali (Acacia senegal, Acacia arabica, ecc.). Dal legno di Acacia catechou e di Acacia suma, per evaporazione, si ottiene un prodotto, detto catechou o terra cattù, impiegato anche in farmacologia e anche nell’industria della tintoria. Altre specie servono per tingere stoffe o per ottenere saponi speciali per capelli. Molte specie forniscolo legni pregiati; il cosidetto ebano verde o ebano americano, di colore verdognolo, usato in ebanisteria,in Argentina c’è una specie che fornisce un legno molto pregiato, dall’Australia proviene invece il legno di violetta, di colore rossastro scuro e gradevolmente profumato di viola. Numerose sono le proprietà officinali delle Acacie, si hanno specie che forniscono polveri o servono per ottenere decotti od infusi, ecc., ad azione varia (tenifuga, lassativa, cicatrizzante, antiscorbutica, ecc.) Infine si ricorda che talune specie di Acacia servono come rifugio e fonte di alimentazione a formiche e ad altri insetti: questi ospiti si insediano nelle stipole fogliari, particolarmente modificate, secernenti un nettare o capaci di produrre dei corpuscoli, detti "bocconcini di Muller", di cui le formiche sono molto ghiotte.