Personale ATA, l'emergenza continua. La politica si assuma le sue responsabilità
Agg
Questa mattina alle 10,30 i sindacati saranno al MIUR per un’informativa sugli organici e le assunzioni del personale ATA. Sarà per noi l’ennesima occasione in cui evidenziare il complesso di questioni che ripetutamente abbiamo posto all’attenzione del Ministero, delle forze politiche e dei gruppi parlamentari perché si trovassero, nelle sedi opportune ivi comprese quelle legislative, le soluzioni utili a restituire all’area del personale ATA, insieme al giusto livello di attenzione, anche condizioni di lavoro più dignitose e sostenibili, come richiederebbe l’importanza delle funzioni svolte a sostegno dell’efficacia e della qualità del servizio scolastico.
Continuano purtroppo a rimanere insoddisfatte le richieste di una diversa politica degli organici, a fronte della conclamata insufficienza delle attuali dotazioni. Di conseguenza, finisce per risultare esiguo anche il numero delle assunzioni previste per il 2017/18: va da sé che l’immissione in ruolo di qualche migliaio di persone è un fatto positivo, ma siamo molto lontani dalle reali esigenze del nostro sistema scolastico. Quella degli organici è un’emergenza che si trascina da lungo tempo, con gli uffici regionali costretti ogni anno ad autorizzare posti in deroga, pena l’impossibilità di garantire in molti casi i livelli minimi di servizio. Non ha avuto riscontro, anche quest’anno, la nostra richiesta di riconoscere in organico di fatto i posti in deroga autorizzati l’anno scorso, nonostante si tratti di un fabbisogno ormai consolidato, rispetto al quale il meccanismo della deroga diventa un’inutile complicazione e perdita di tempo. In realtà l’operazione più logica e sensata sarebbe quella di consolidare in diritto i posti funzionanti di fatto, stabilizzando i rapporti di lavoro con assunzioni a tempo indeterminato, a tutto vantaggio della programmazione e gestione del servizio. Le segreterie sono ormai quasi al collasso, costrette a dibattersi tra il crescere delle incombenze e la scarsa affidabilità dei supporti informatici a loro disposizione. Non si può costringerle a vivere in condizioni di sistematica emergenza. Così come ci sono tutte le condizioni per ritenere indispensabile la presenza di figure di assistente tecnico anche negli istituti comprensivi, dove la presenza di laboratori, soprattutto informatici, è ormai da ritenersi la regola e non una rara eccezione.
Tra le urgenze più volte segnalate vi è quella del divieto di sostituzione del personale assente, introdotto dalla legge di stabilità per il 2015. La questione, come è noto, può trovare soluzione solo in sede legislativa, ma ad oggi nessuna delle iniziative assunte in sede di discussione di provvedimenti di legge ha avuto buon esito. Viene da chiedersi come possano tollerare questa situazione i tanti esponenti politici e parlamentari di vario segno che in diverse occasioni, dichiarando di condividere le nostre preoccupazioni, si sono fatti promotori di proposte e di emendamenti sistematicamente andati a vuoto. Ci sono tutte le ragioni per richiamare la politica a non fermarsi alle parole e ad assumersi fino in fondo le sue responsabilità.
Nell’incontro al MIUR rilanceremo la richiesta di bandire il più rapidamente possibile il concorso a posti di DSGA, nel cui ambito va assolutamente previsto un percorso riservato a quegli assistenti amministrativi che da tempo dirigono uffici di segreteria.
La crescente complessità dei compiti attribuiti al personale ATA rende infine quanto mai urgente un’efficace politica della formazione in servizio, adeguatamente mirata e con particolare cura per quella destinata al personale neo assunto.
Come si vede, un’ampia gamma di questioni alcune delle quali affrontabili necessariamente in sede legislativa, ma che intendiamo porre con grande determinazione anche al tavolo di negoziato per il rinnovo del contratto. Per noi un’occasione importante per dare più dignità e valore al lavoro del personale ATA.